Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da COVID-19

Tra le notizie in tempo reale da Milano e Lombardia, il Corriere della Sera riporta l'attivazione del Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da COVID-19, istituito dal Settore Sicurezza del Comune di Milano e gestito dal CIPM: "Un servizio per le emergenze psicologiche e relazionali determinate specificatamente da questo delicato periodo di emergenza sanitaria".

La notizia è stata riportata anche da Askanews e dall'Osservatore Meneghino,che ricordano che il servizio permette di accedere, a seconda delle specifiche necessità, a colloqui di sostegno psicologico e/o di orientamento per la gestione di situazioni problematiche connesse alla pandemia.

Il comunicato stampa del Comune di Milano è sempre disponibile cliccando qui.


CORONAVIRUS. AVVIATO IL SOSTEGNO PSICOLOGICO ATTRAVERSO 'MILANO AIUTA'

CORONAVIRUS. AVVIATO IL SOSTEGNO PSICOLOGICO ATTRAVERSO 'MILANO AIUTA'


Milano, 27 aprile 2020 - Il Settore Sicurezza del Comune di Milano ha istituito un servizio per le emergenze psicologiche e relazionali determinate specificatamente da questo delicato periodo. Si tratta di uno sportello telefonico gratuito, gestito dal CIPM – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione e coordinato dal dottor Paolo Giulini, in cui operano professionisti specializzati e un’equipe multidisciplinare, a cui è possibile accedere attraverso “Milano Aiuta”, contattando lo 020202 dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18.

L’impatto dell’emergenza sanitaria può comportare effetti psicologici e sociali nuovi e difficili da affrontare, che partono dai timori per la propria salute e per quella delle persone più care e dal senso di impotenza che ne deriva. Ansie e paure possono arrivare a tradursi in atteggiamenti dannosi e lesivi ed è per questo che risulta importante lavorarci con il supporto e l'orientamento di esperti, che aiutino a uscire dall’isolamento emotivo e a sentirsi maggiormente protetti.

Il servizio permette quindi di accedere, a seconda delle specifiche necessità, a colloqui di sostegno psicologico e/o di orientamento per la gestione di situazioni problematiche connesse alla pandemia, ed è rivolto a chi è coinvolto in vicende dolorose connesse al diffondersi del Coronavirus e a chi si sente in difficoltà nella gestione di emozioni negative e a rischio di agiti impulsivi, anche lesivi.

Questo nuovo sportello specifico si aggiunge ai tre servizi attivi, gestiti da un’equipe del CIPM con competenze cliniche, in particolare psico-traumatologiche, criminologiche e giuridiche: il servizio psicotraumatologico per le vittime di reato, la mediazione sociale e penale e il presidio Criminologico Territoriale.

 

Per scaricare il comunicato ufficiale del Comune di Milano clicca qui.

 


"Un altro me" su Internazionale

"Un altro me" sulle pagine di Internazionale questa settimana.

Il documentario di Claudio Casazza entra nell'Unità di Trattamento Intensificato per sex offender della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate per raccontare il lavoro trattamentale svolto dall'equipe del CIPM con gli autori di reati sessuali nell'ottica di prevenzione della recidiva e garanzia di una maggiore sicurezza sociale.

Clicca qui per guardare il trailer del film.


Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19

Il Settore Sicurezza del Comune di Milano, nell’ambito dei suoi 3 Servizi (Servizio Psicotraumatologico per le vittime di reati, Presidio Criminologico Territoriale, Servizio per la Mediazione Sociale e Penale)ha istituito dal 24 marzo il "Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19" a cui è possibile accedere chiamando lo 020202, numero del centralino del Comune di Milano.

L’equipe CIPM che opera nei Servizi del Settore Sicurezza ha composizione multidisciplinare, con competenze cliniche, in particolare psico-traumatologiche, criminologiche e giuridiche.

Gli operatori sono disponibili dalle 9.30 alle 18.00 dal lunedì al sabato.

Il servizio permetterà di usufruire, a seconda delle diverse necessità, di colloqui di sostegno psicologico e orientamento per la gestione di situazioni problematiche connesse alla pandemia.

L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, infatti, comporta effetti psicologici e sociali profondi, che stanno modificando le nostre esistenze. La minaccia per la vita e la salute delle persone può attivare un’elevata emotività, determinando vissuti di paura, ansia, impotenza e conseguenti comportamenti impulsivi molto dannosi, che possono tradursi in agiti lesivi, verso sé stessi e verso gli altri. Stiamo vivendo un trauma diffuso, legato anche al modo con cui vengono fornite le notizie, sia dal sistema dei media che dai social, che spesso descrivono una situazione drammatica senza vie di uscita. Tutto ciò che accade intorno a noi in questo periodo ci ha privato del senso di sicurezza e generato vissuti angosciosi di precarietàE’ importante invece dare un messaggio di resilienza e di speranza, accogliendo i vissuti traumatici, fornendo supporto e orientamento competente. In tal modo si aiutano i cittadini ad uscire dall’isolamento emotivo e a sentirsi maggiormente protetti, alimentando la percezione di sicurezza e favorendo la fiducia nelle istituzioni.

Il Servizio è rivolto:

  • a chi è coinvolto in vicende dolorose connesse al diffondersi dell’epidemia;
  • a chi si sente in difficoltà nella gestione di emozioni negative;
  • a chi si sente a rischio di agiti impulsivi, anche lesivi, in questo periodo complesso.
Gli operatori del "Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19" si riuniscono da remoto per un incontro di supervisione con la Dott.ssa Xella

Il servizio offre, via telefono o video chiamata: ascolto competente, supporto per l’attenuazione degli impatti emotivi e dello stato di attivazione post-traumatica, valutazione interna della casistica relativa all’eventuale presa incarico diretta specialistica o all’invio alla rete dei Servizi competenti sul territorio, consulenza legale.

La supervisione degli interventi degli operatori è effettuata dalla Dott.ssa Carla Xella, psicoterapeuta e Emdr consultant, formatasi con EMDR ITALIA, con cui il CIPM ha un protocollo di collaborazione, esperta in trattamento del trauma psicologico e del lutto traumatico, collaboratrice del CIPM dal 2005 e Presidente CIPM Lazio.

Per scaricare il comunicato stampa, clicca qui.

La gestione del “Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da COVID-19” è stata affidata al CIPM Milano, che da tempo gestisce da bando i 3 Servizi del Settore Sicurezza dello stesso Comune di Milano, lavorando sul trattamento dei conflitti, sulla gestione dei rischi di escalazione conflittuale e degli eventi lesivi (Servizio di Mediazione Sociale e Penale), sugli interventi di prevenzione della violenza interpersonale, sul trattamento e la valutazione psicodiagnostica degli autori di maltrattamenti e sex offender (Presidio Criminologico Territoriale), sulla prevenzione della vittimizzazione secondaria e sull’accoglienza delle vittime con eventuale invio alla rete dei Servizi territoriali competenti (Servizio psicotraumatologico per le vittime di reato).


La violenza domestica ai tempi dell'emergenza COVID-19 e l'indagine esplorativa del CIPM su "Il Nuovo Giornale"

La violenza domestica ai tempi dell'emergenza COVID-19

"La peculiarità delle équipe del Cipm - a Piacenza come in tutta la penisola - è (...) di lavorare non solo sul fronte delle vittime, ma anche dei maltrattanti. Lo fanno con progetti in carcere, su segnalazione dei Servizi sociali e della Questura o su richiesta degli stessi uomini che hanno perseguitato mogli, compagne, ex. Segnalazioni che l’emergenza sanitaria ha reso più difficoltose. È l’altra faccia della medaglia del calo di chiamate ai centri anti-violenza" ricorda Il Nuovo Giornale.

"A febbraio avevamo appena preso contatto con tre persone con cui avviare un percorso, ma adesso è tutto bloccato (...) Noi siamo sempre aperti per accogliere nuove persone e continuiamo i colloqui in videochiamata con chi già seguivamo. Per fortuna non abbiamo casi ad altissimo rischio, perché la maggioranza dei nostri utenti non abita più con la vittima, tuttavia c’è bisogno di monitorare da vicino i loro comportamenti. Anche per questo abbiamo lasciato i nostri numeri personali: in caso di urgenza, c’è bisogno di un contatto diretto. Al tempo stesso, vogliamo studiare una modalità di accompagnamento per il futuro, non sapendo quando l’emergenza finirà” ha spiegato la Dott.ssa Silvia Merli, Presidente del CIPM Emilia. E prosegue: “In alcune situazioni, dove la corda era già tirata, il fatto di restare fuori casa tutto il giorno per lavoro costituiva una sorta di via fuga. Oggi il rischio che la tensione sfoci in aggressività è reale”

L'indagine esplorativa del CIPM

Il gruppo di ricerca del CIPM sta conducendo un’indagine esplorativa finalizzata a sondare, in tempo di pandemia, le modalità di gestione della conflittualità nelle relazioni domestiche. "Costretti in casa, tutti ci sentiamo le ali tarpate: il nostro desiderio è far emergere criticità e fatiche, andando a scoprire le pieghe in cui si può sviluppare la violenza e su cui occorre intervenire in anticipo. Le risposte ci aiuteranno a migliorare, in ottica preventiva, le nostre strategie ed azioni" ha ricordato a Il Nuovo Giornale la Dott.ssa Susanna Murru, Presidente CIPM Sardegna.

"Ho avuto la possibilità di dire come mi sentivo, senza che nessuno volesse propormi una soluzione o mi dicesse che sta peggio di me”

"È solo uno dei feedback delle oltre 3.300 persone che - dal 3 aprile ad oggi - hanno accettato di partecipare, in via del tutto anonima, all’indagine promossa sul territorio nazionale dal Cipm (...)" afferma Il Nuovo Giornale. 

Per leggere l'articolo, clicca qui.


Annual Report 2019 CIPM

Condividiamo con piacere l'Annual Report 2019 relativo alle attività del CIPM: conferenze, gruppi trattamentali, formazioni, pubblicazioni e progetti.

Click here to download the 2019 Annual Report [in english].



Il documento contiene informazioni dettagliate rispetto al lavoro trattamentale svolto all'interno delle strutture carcerarie in cui è presente il CIPM, riportando con precisione i dati relativi al numero dei partecipanti e alla percentuale di recidiva nonché le specifiche attività svolte secondo un calendario settimanale prestabilito.



Il CIPM lavora anche in ambito extra-murario, offrendo 4 principali tipologie di servizi, dettagliati nel documento: Presidio Criminologico Territoriale, Servizio Psicotraumatologico per vittime di reato, Servizio di mediazione sociale e penale, Sportello stalking.

Ampio spazio è dedicato inoltre al Protocollo Zeus e ai risultati relativi alla sua applicazione tra il 2018 e il 2019, con interessanti e significativi dati relativi alla percentuale di recidiva: 5% per i soggetti che hanno beneficiato del trattamento; 17% per i soggetti che si sono rifiutati di accedere al trattamento.


La parte finale del report è invece dedicata alle attività di formazione, a conferenze e pubblicazioni, altri progetti e servizi.

Emergenza e conflittualità nelle relazioni domestiche: l'indagine esplorativa dei CIPM su Libertà

L'indagine esplorativa del gruppo di ricerca del CIPM su Libertà, il quotidiano di Piacenza.

L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica, in questo periodo possono comportare per le persone, il rischio di una maggiore esposizione a dinamiche conflittuali nelle relazioni intime.

Il gruppo di ricerca del CIPM sta perciò conducendo un’indagine esplorativa finalizzata a sondare le modalità di gestione della conflittualità nelle relazioni domestiche, i cui risultati saranno diffusi su scala nazionale. Il contributo di ciascuno sarà utile per potenziare le azioni di prevenzione e gli interventi che i CIPM svolgono da tempo in tutto il territorio nazionale.

L’indagine è realizzata in collaborazione con Associazione Ares.

 


Restrizione sociale e gestione della conflittualità: un’indagine esplorativa dei CIPM

⚠️ Restrizione sociale e gestione della conflittualità:
un’indagine esplorativa dei CIPM ⚠️

Il gruppo di ricerca del CIPM sta conducendo un’indagine esplorativa finalizzata a sondare, in tempo di pandemia, le modalità di gestione della conflittualità nelle relazioni domestiche.

L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica, in questo periodo di emergenza, possono comportare per le persone, il rischio di una maggiore esposizione a dinamiche conflittuali nelle relazioni intime.

Il contributo sarà utile per potenziare le azioni di prevenzione e gli interventi che i CIPM svolgono da tempo in tutto il territorio nazionale. I dati forniti sono anonimi.

L'indagine è realizzata in collaborazione con Associazione Ares.


Incontro di supervisione per gli operatori del "Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19"

Gli operatori del nuovo "Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19" gestito dal CIPM, si riuniscono da remoto per un incontro di supervisione con la Dott.ssa Xella, Presidente del CIPM Lazio e consultant EMDR, formata da EMDR Italia, con cui il CIPM ha un protocollo di collaborazione.

Il Servizio, operativo dal 26 marzo 2020, è un’emanazione dei tre Servizi del Settore Sicurezza del Comune di Milano, il "Servizio Psicotraumatologico per le vittime di reato", il "Presidio Criminologico Territoriale" e il "Servizio per la Mediazione Sociale e Penale". Gli operatori fanno parte di un Team qualificato di psicotraumatologhe, psicoterapeuti, psicologi, criminologi e avvocato, del CIPM di Milano.


Violenza domestica: con le misure anticoronavirus un APPARENTE calo

“I dati ci dicono che apparentemente [i reati di violenza domestica] sono calati del 43% (…), ma sappiamo bene che per questo tipo di reati il problema è il sommerso. In questo caso di isolamento forzato anche il sommerso aumenta, aumenta perchè sono reati che sono facilitati dalle situazioni di crisi, (…) sono commessi da persone che presentano una particolare vulnerabilità e (…) una difficoltà a far fronte alla crisi: pensiamo alla perdita del lavoro …e all’isolamento” afferma la Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa clinica e vice-presidente CIPM, ai microfoni di Radio Marconi.

In questo momento l’isolamento è un fattore di rischio particolarmente rilevante per le vittime in quanto queste ultime si trovano nella necessità di proteggere se stesse, e in alcuni casi i figli, non solo dal virus, ma anche dai maltrattamenti, in un momento in cui l’aggressore non solo ha il pieno controllo su di loro, ma tende anche a passare all’atto più facilmente pur di cercare di gestire in qualche modo il momento di crisi. La Dott.ssa Garbarino evidenzia perciò un apparente calo dei reati al quale in realtà corrisponderebbe un aumento certo.

 

 

In un momento così delicato è doveroso ricordare che sia le vittime sia gli autori possono chiedere aiuto. Il CIPM, infatti, offre sia un Servizio psicotraumatologico per vittime di reato sia un Servizio dedicato al trattamento dei rei, il Presidio Criminologico Territoriale del Comune di Milano, che continua a effettuare gruppi di trattamento online per i rei durante i quali i partecipanti riportano le loro difficoltà attuali e raccontano i rischi che sentono di correre. “E’ importante che un terzo [in questo caso il professionista] entri in questo isolamento in cui le persone si trovano” sottolinea la Dott.ssa Garbarino.

Ecco come chiedere aiuto:

  • la vittima può chiedere aiuto recandosi in Questura o nei centri anti-violenza
  • chiunque, anche un vicino di casa, in forma protetta e tutelata, può segnalare alla Questura una situazione a rischio caratterizzata da segnali quali per esempio percosse: grazie al Protocollo Zeus, firmato tra CIPM e Questura di Milano, una volta effettuate le opportune verifiche, la Questura potrà procedere ad ammonire il soggetto e ad inviare quest’ultimo ai servizi del CIPM (attualmente attivi telefonicamente) per scongiurare la commissione di ulteriori atti violenti
  • l’autore e la vittima possono chiedere aiuto attraverso il numero del Comune di Milano (020202) che li metterà in contatto con i professionisti del “Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19”, operatori clinici del CIPM, gratuitamente

Ascolta qui l'intervento della Dott.ssa Garbarino, dal min 35 del podcast di venerdì.