Cusano TV International: intervista al Dott. Paolo Giulini
"Restart": intervista al Dott. Paolo Giulini
Il 6/11/2020 il Dott. Paolo Giulini è intervenuto, durante la trasmissione "Restart" di Cusano TV International (Tv sul canale 264 del digitale terrestre), per presentare l'attività e il lavoro svolto dal CIPM nei diversi contesti in cui opera.
Servizio per le emergenze psicologiche e relazionali da Covid-19
https://youtu.be/ANCD7kcYJ0w
🔎 Una panoramica su alcuni progetti: progetto CONCORDO; Unità di Trattamento Intensificato per autori di reati sessuali della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate; Presidio Criminologico Territoriale del Comune di Milano; Protocollo Zeus e Progetto Restart
https://youtu.be/jUQd6grM5yg
Donne con gli attributi? Stereotipi e linguaggi che uccidono | 24 novembre 2020
Donne con gli attributi? Stereotipi e linguaggi che uccidono
24 novembre 2020
"Che si tratti di violenza fisica o familiare, di violenza psicologica o sessuale, di stupro o tentato stupro, di omicidio, i dati sono allarmanti in Italia e nel mondo e vertiginosamente aumentati a seguito della chiusura forzata del lockdown. È uno dei più forti segnali di una discriminazione di genere di cui responsabilmente deve farsi carico la società (...)."
"Si parlerà di Stereotipi e linguaggi che uccidono, di donne e di diritti, di violenza e cultura, di parità e sensibilizzazione nel corso del live streaming di giovedì 24 novembre dalle ore 18.00 alle 19.30, Donne con gli attributi?, appuntamento che rientra nel ciclo #oltreilmerito Ring delle Idee, format di incontri ideato da Elisa Greco e promosso dalla Presidenza della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano nell'ambito delle iniziative per ricordare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che cade il 25 novembre."
Sul tema interverrà anche il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico, presidente Coop.Soc.Cipim.
Ne hanno parlato anche:
- radiolombardia.it (clicca qui)
- eurocomunicazione.com (clicca qui)
Corso di aggiornamento e formazione sulla violenza di genere con la partecipazione del Dott. Giulini e della Dott.ssa Garbarino
Corso di aggiornamento e formazione sulla violenza
17 novembre 2020 - 15 dicembre 2020
"A conclusione del progetto UNIRE – Università in Rete (...) il GIO - Osservatorio Interuniversitario sugli Studi di Genere organizza un Corso di aggiornamento/formazione che, a partire dalla conoscenza della Convenzione di Istanbul, affronta le tematiche relative alla violenza di genere contro le donne da diverse angolature" si legge all'interno della locandina del corso.
Giovedì 10 dicembre, dalle 17:00 alle 19:00, sono previsti gli interventi del Dott. Paolo Giulini (criminologo clinico, Pres. Cooperativa sociale CIPM) "Le sentinelle della fiducia un progetto per prevenire maltrattamenti e abusi nello sport" e della Dott.ssa Francesca Garbarino (criminologa clinica, Vice-Presidente CIPM, Giudice onorario tribunale minorenni Milano) "Un modello di prevenzione primaria nell’escalation della violenza nelle relazioni affettive".
"L’emergenza Covid-19 e il conseguente confinamento hanno fatto riesplodere episodi di violenza sulle donne dimostrandone il profondo e strutturale, quanto misconosciuto radicamento sociale ed economico. (...) Gli incontri saranno caratterizzati da una forte impronta interdisciplinare e multidisciplinare attraverso la partecipazione e il confronto tra docenti ed esperte/i di scienze sociali, sanitarie, politiche, giuridiche, economiche, scientifico-tecnologico, e umanistiche, per giungere a fornire competenze utili all'acquisizione di una prospettiva competente sul fenomeno della violenza maschile di genere verso le donne, alla sua comprensione e al suo contrasto in qualsiasi forma si manifesti e nelle sue varie fasi. Nell’attività formativa si tratterà altresì la violenza di genere come violenza contro le differenze (etnia, sesso, religione, età, condizione economica e sociale etc.)" riporta la locandina di presentazione del corso.
Info e iscrizioni: isa.maggi.statigeneralidonne@gmail.com
Per scaricare la locandina con il programma in PDF clicca qui.
Relazioni e conflitti ai tempi del COVID-19: l'indagine del CIPM
Relazioni e conflitti ai tempi del COVID-19: l'indagine del CIPM
Sul territorio italiano sono presenti delle realtà associative che condividono la stessa denominazione, CIPM – Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, ed hanno in comune un approccio multidisciplinare ed integrato nella prevenzione e nel trattamento delle violenze relazionali. Sulla scorta di questa operatività, si è deciso di condurre un’indagine esplorativa su scala nazionale finalizzata a sondare, in tempo di pandemia, le modalità di gestione della conflittualità nelle relazioni in famiglia e di prossimità.
L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica, in questo periodo di emergenza, comportano il rischio di una maggiore esposizione a dinamiche conflittuali nelle relazioni intime.
Il contributo può essere utile per potenziare le azioni di prevenzione e gli interventi che i CIPM svolgono da tempo in diverse zone del nostro Paese. L’indagine non ha valenza scientifica ma meramente empirica ed incentrata sullo stato d’animo e sulle emozioni di coloro che gentilmente, da molte regioni italiane, hanno fornito delle risposte. I risultati dell’indagine dovrebbero indurre ad una maggiore attenzione verso quei fattori di rischio a cui sono esposte le relazioni intime affettive e familiari.
A tale scopo è stato predisposto un questionario a cui hanno risposto 3655 persone.
Di seguito altri dati relativi al genere, all’età e alla professione di coloro che hanno partecipato.
“Disegnare buone relazioni” il progetto per la lotta alla violenza di genere promosso dal CIPM Emilia
“Disegnare buone relazioni” il progetto per la lotta alla violenza di genere promosso dal CIPM Emilia
<<Disegni, réclame, video, post e “meme” sui social. Così circa 130 ragazzi di alcuni istituti e realtà educative piacentine (...) proveranno a dare il loro contributo per contrastare e prevenire la violenza sulle donne, lanciando un messaggio positivo a coetanei e adulti>> ricorda Piacenza Sera in merito al progetto "Disegnare buone relazioni" promosso dal CIPM Emilia e dalla Provincia di Piacenza.
E prosegue: “(...) il progetto prevede la realizzazione di 6 percorsi, suddivisi in 3 incontri da 2 ore ciascuno – hanno spiegato Elena Di Blasio e Glenda Marafante, psicoterapeute di CIPM Emilia. L’idea alla base è di fare una prevenzione primaria, facendo riflettere innanzitutto i giovani su stereotipi e pregiudizi che quotidianamente assorbono attraverso i media, la pubblicità e la cultura in cui sono immersi. (...) Successivamente porteremo alla loro attenzione alcuni casi di cronaca che consistono in atti di prevaricazione all’interno di una relazione – amicale o affettiva – quando questa finisce. La tematica, nello specifico, è quella del revenge porn, una vendetta che vuole distruggere l’immagine sociale e l’identità della persona che la subisce. Si tratta di un fenomeno in aumento tra i giovani, a cui bisogna insegnare che costruire buone relazioni significa anche sapere accettare e tollerare conflitto e frustrazione”.
Per leggere l'intero articolo su Piacenza Sera, clicca qui.

Così recupero gli uomini violenti: intervista a Paolo Giulini su TV2000
Così recupero gli uomini violenti: intervista a Paolo Giulini su TV2000
Il Dott. Giulini è intervenuto durante la trasmissione "Bel tempo si spera" del 5/11/2020 in merito al lavoro trattamentale che da 25 anni svolge con autori di reati sessuali e maltrattamenti.
Ha in particolare sottolineato che ciò che è importante è dare efficienza al sistema delle pene, che non vuol dire solo in senso retributivo, cioè di aumento delle pene, ma vuol dire anche dare la possibilità alle vittime di avere maggiore sicurezza e dare pene che possano restituire alla società soggetti che hanno rivisitato le loro responsabilità, sono entrati in contatto con la sofferenza che hanno generato nelle vittime.
E questo lavoro può essere fatto proprio nel sistema delle pene con interventi trattamentali specifici, sia in carcere sia sul territorio, per far entrare queste persone in contatto con le proprie vulnerabilità e difficoltà, che spesso sono alla base dello loro condotte.
https://youtu.be/DKQD0CPEESY
Lo sport vale una vita? Contrasto alla violenza sessuale e agli abusi sui minori nello sport
Lo sport vale una vita?
Il Dott. Paolo Giulini e la Dott.ssa Francesca Garbarino hanno partecipato all'incontro "Lo sport vale una vita?" organizzato da IL CAVALLO ROSA per promuovere la consapevolezza nel contrasto alla violenza sessuale e agli abusi sui minori nello sport.
Il Dott. Giulini ha fornito preziosi spunti di riflessione e di intervento, ricordando che "è proprio dalle esperienze trattamentali con autori di reati sessuali che noi abbiamo in carcere e sul territorio, con sportivi anche di alto livello in questi anni, che ci siamo convinti che sia necessario lavorare anche nel mondo sport e non solo nel mondo del tessuto familiare che produce così tante vittime al suo interno". È necessario lavorare per costruire anche nel mondo dello sport la capacità e la disponibilità culturale a leggere questi fenomeni.
"Il mondo dello sport (…) è una bolla autoriferita, che da una parte tutela e costruisce il senso delle pratiche sportive, creando coinvolgimento, motivazione, lavoro comune, lavoro di squadra, obiettivi sani, però è anche una bolla che chiude la parola alle potenziali vittime", come la bolla delle relazioni familiari.
"Negli abusi non viene coinvolta solamente la persona direttamente, ma anche i suoi sistemi valoriali di riferimento, la paura di deludere, di far crollare il proprio mondo di riferimento e di non poter contare sulla possibilità di avere un radioso futuro sportivo, legato alle medaglie e alla performance". Il mondo dello sport è una bolla che ancora non ha quella mente e quegli occhi disposti a riconoscere queste situazioni di abuso. Ed è per questo che ci stiamo lavorando, ad esempio introducendo nella società sportiva dell'Inter una figura di riferimento, una sentinella della fiducia, in grado di intercettare segnali di disagio che si possono generare nelle relazioni intime che si creano con i coach. L'augurio è di poter estendere la presenza di queste figure anche ad altre società.
Altro passo importante sarebbe "non permettere più, nei settori giovanili, gli allenamenti individuali (…) costerà di più, è un sacrificio, ma quello che ci previene in termini di costi successivi è straordinario perchè appuntovale una vita. Nelle squadre sotto una certa fascia d’età (sarebbe consigliabile su tutte le squadre sotto i 18 anni) avere sempre il doppio trainer, figure adulte che possono aiutarsi tra di loro a controllarsi. C’è bisogno di controllo perchè le persone con queste vulnerabilità non vanno solo (...) espulse dagli ambienti (anche), ma potrebbero anche essere un po’ accolte, trattate e convinte che quello non è il loro posto, ma questo non significa che in questo momento noi stiamo facendo una guerra a chi ha queste vulnerabilità".
La Dott.ssa Garbarino ha invece approfondito il tema delle vittime e del trauma, sottolineando la difficoltà che spesso sperimentano le vittime a riconoscersi come tali e a percepire il trauma subito.
"Il trauma è una ferita che devasta (...) e lascia traccia sia a livello di identità sia di capacità di entrare in relazione (...) e queste tracce sono veramente di lungo periodo"
Nell'ambito dello sport, spesso le violenze avvengono attraverso la costruzione della collaborazione della vittima; coach e allenatori approfittano, come in una vera e propria truffa, della relazione strettissima, quasi fusionale, che instaurano con gli atleti, creando la percezione di un consenso apparente. Ed è anche questo meccanismo che poi rende difficile alla vittima percepire il trauma e l'abuso subiti.
Come ricordato anche dal Dott. Giulini, il primo passo per intervenire a sostegno delle vittime è perciò quello di sensibilizzare le famiglie e le società sportive a captare i segnali di disagio che le vittime portano per aiutarle a riconoscere il trauma, a dar voce alla loro sofferenza a ad attivare un sostegno psicologico efficace.
Prevenire comportamenti devianti: il Dott. Giulini a TV2000
Prevenire comportamenti devianti: il Dott. Giulini a TV2000

Lo sport vale una vita? 24/10/2020 Contrasto alla violenza sessuale e agli abusi sui minori nello sport
Lo sport vale una vita? | 24 ottobre 2020
Il Dott. Paolo Giulini e la Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa e vicepresidente CIPM, parteciperanno al primo incontro per la consapevolezza nel contrasto alla violenza sessuale e agli abusi su minori nello sport.
- Paolo Giulini: "Il mio impegno nello sport. Il ruolo trainante del calcio"
- Francesca Garbarino: "Le vittime, un trauma per sempre. La percezione dell'abuso e il sostegno psicologico"
Il convegno si terrà sabato 24 ottobre 2020 alle ore 11:00.
Per ragioni legate all'emergenza sanitaria, il convegno si terrà online e si potrà seguire in diretta streaming dalla pagina Facebook del Cavallo Rosa/ChangeTheGame o dal sito www.ChangeTheGame.it
Abusi nello sport | il Dott. Giulini al corso FIGC per i Responsabili dei Settori Giovanili dei club professionistici di calcio italiano di serie A, B e C
Abusi nello sport | corso FIGC
Ieri 20 ottobre 2020 a Coverciano, il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, ha partecipato come formatore al corso FIGC per i Responsabili dei Settori Giovanili dei club professionistici di calcio italiano di serie A, B e C, tenutosi presso l’aula formativa del Museo del calcio della FIGC.
Il Dott. Paolo Giulini, su invito del Responsabile del corso Filippo Galli, è intervenuto affrontando il delicato tema dell’abuso nello sport.