Il venerdì di Repubblica. Gli uomini violenti e i percorsi di rieducazione
Il venerdì di Repubblica. Gli uomini violenti e i percorsi di rieducazione
In un articolo pubblicato su "il venerdì", Repubblica ricorda l'attività del CeOM, uno sportello dedicato alla presa in carico trattamentale di uomini autori di violenza nelle relazioni intime nato all'interno del Progetto UOMO, di cui il CIPM è capofila.
Il CeOM è il punto di riferimento per le segnalazioni dei servizi territoriali, ma è anche aperto agli accessi spontanei da parte degli uomini che scelgano di farsi aiutare, come ricorda Repubblica quando spiega che "un utente (...) ha realizzato la gravità del suo problema quando si è trovato a minacciare la compagna con un coltello da cucina davanti ai figli terrorizzati" e si è rivolto spontaneamente al centro.
Non sono affari di famiglia: un articolo della Polizia di Stato sul contrasto della violenza di genere e sul Protocollo Zeus
Non sono affari di famiglia: un articolo della Polizia di Stato sul contrasto della violenza di genere e sul Protocollo Zeus
"Parlare di femminicidio non equivale solo ad affermare che una donna sia stata uccisa (...) ma vuol dire riferirsi a “qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale”, come dice la stessa convenzione di Istanbul, “allo scopo di perpetuarne la subordinazione o di annientarne l’identità attraverso ogni forma di assoggettamento fisico o psicologico che può portare anche alla morte, un atto criminale estremo che caratterizza un modello di rapporto tra maschio e femmina declinato secondo i canoni di supremazia-sottomissione”" spiega l'articolo pubblicato sul sito della Polizia di Stato a marzo 2021.
E prosegue: "Trattare l’aggressore è un’importante misura di prevenzione per ridurre le recidive di atti violenti e per evitare la trasmissione della violenza da una generazione all’altra".
A questo scopo, nell’aprile 2018 è nato il protocollo Zeus, siglato tra Questura di Milano e CIPM. Il Protocollo prevede che i soggetti ammoniti per stalking o maltrattamenti vengano inviati dalla Questura all’équipe del CIPM per un trattamento clinico/criminologico affinchè possano comprendere il disvalore sociale e morale delle proprie condotte e si possa prevenire una rischiosa escalation.
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Convegno online. BUTTARE LA CHIAVE? Violenza di genere e trattamento dei maltrattanti
BUTTARE LA CHIAVE? Violenza di genere e trattamento dei maltrattanti
Il Dott. Paolo Giulini e la Dott.ssa Francesca Garbarino parteciperanno all'iniziativa di giovedì 10 febbraio 2022 promossa dal Dipartimento e della Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano all’interno del progetto “Psicologia della Violenza di Genere” finanziato da Regione Lombardia. "Nello sforzo di creare sinergie culturali e formative di contrasto alla violenza di genere che siano trasversali ai poli territoriali si propone un percorso formativo articolato in tre sessioni, in una cornice di lettura del fenomeno nella sua complessità" si legge nella locandina.
Il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, interverrà in merito al Protocollo ZEUS e all’esperienza del CIPM.
La Dott.ssa Francesca Garbarino, criminologa clinica e vice Presidente CIPM, interverrà in merito alla presa in carico multidisciplinare dei maltrattanti fornendo indicazioni operative.
Seguiranno due ulteriori iniziative. Uno degli obiettivi è infatti "aprire sulla problematica tre spunti di riflessione interdisciplinari: partendo dalla figura dell’adulto abusante e maltrattante come partner – genitore e imputato, per arrivare al focus sui minori vittime di violenza assistita, oltre che alla figura della donna vittima di violenza domestica e/o di genere".
Protocollo Zeus: il rinnovo con la Questura di Bergamo
Protocollo Zeus: il rinnovo con la Questura di Bergamo
Il 25 gennaio negli uffici della Questura di Bergamo, il Questore Stanislao Schimera ed il Presidente del CIPM Paolo Giulini hanno rinnovato, con tacito accordo a rinnovo senza scadenza, il protocollo Zeus, uno strumento rivelatosi efficace nella prevenzione delle recidive nei casi di ammonimento per stalking, maltrattamento e cyberbullismo.
solo il 10% di recidiva
"Un ulteriore intervento a protezione delle vittime da un punto di vista che mira al recupero dei soggetti maltrattanti tramite un percorso di responsabilizzazione e di acquisizione della consapevolezza del grave disvalore sociale delle azioni commesse" precisa la Questura di Bergamo sulla sua pagina Facebook.
"Il protocollo si è dimostrato uno strumento efficace nella prevenzione della recidiva nei casi di ammonimento per stalking, maltrattamenti e cyberbullismo: nel 2021 ha portato alla presa in carico da parte di Martina Di Mattia e Stefano Pirrone, collaboratori del Cipm, del 75% degli ammoniti totali del territorio bergamasco. Dei 40 soggetti ammoniti nel 2021 dalla Divisione Anticrimine della Questura di Bergamo per atti persecutori (n. 9) e violenza domestica (n. 31), solo 4 hanno commesso reati dello stesso tipo, una percentuale del 10% in linea con i dati nazionali" racconta l'Eco di Bergamo.


Progetto ENABLE: intervista all'avv. Sabina Rapella
Progetto ENABLE: intervista all'avv. Sabina Rapella
❓Cos'è l'ammonimento?
❓Chi lo può richiedere?
❓Cosa accade alla persona ammonita?
Condividiamo con piacere l'intervista all'avv. Sabina Rapella realizzata nell'ambito del Progetto ENABLE.
https://www.youtube.com/watch?v=IqiaS9TRm5w
Progetto ENABLE: intervista al Dott. Paolo Giulini
Progetto ENABLE: intervista al Dott. Paolo Giulini
Condividiamo con piacere la prima di 5 video-interviste realizzate per il Progetto ENABLE.
In questo video, il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, spiega come è nato il protocollo Zeus, lo strumento dell'ammonimento, il trattamento degli autori di condotte lesive e la sua efficacia.
"L’ammonimento non è ancora un procedimento penale e in questo caso è prevista la possibilità di inviare la persona ad un servizio assistenziale territoriale come il nostro. Il Cipm è stato scelto e abbiamo firmato con molto piacere il protocollo per sviluppare questa prassi, in particolare una prassi di prevenzione primaria, cioè lavoriamo quando ancora le situazioni non sono arrivate ad essere di interesse del sistema penale, dunque ad essere già una fattispecie di reato, come ad esempio le lesioni personali, i maltrattamenti, gli atti persecutori, le percosse".
https://www.youtube.com/watch?v=k-yU0m8ytOI
Articolo. "How Plausible are the Accounts of Child Victims of Sexual Abuse? A Study of Bizarre and Unusual Scripts Reported by Children"
Articolo. "How Plausible are the Accounts of Child Victims of Sexual Abuse? A Study of Bizarre and Unusual Scripts Reported by Children"
Segnaliamo con piacere un articolo pubblicato sulla rivista internazionale "Journal of Child Sexual Abuse" scritto con il contributo, tra gli altri, del Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico, Presidente CIPM, ente socio CISMAI.
Per consultare l'abstract e acquistare l'articolo clicca qui.
Orfani speciali: CIPM Sardegna e progetto RE.S.P.I.R.O
Orfani speciali: CIPM Sardegna e progetto RE.S.P.I.R.O
Il primo dicembre scorso il progetto RE.S.P.I.R.O, dedicato ai cosiddetti orfani speciali, figli e figlie dei femminicidi, è arrivato alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari.
“I nostri interlocutori sono rimasti direi ‘incantati’ dalla bellezza di questo progetto, anche perché tutte le azioni che contiamo di mettere in campo soddisfano i bisogni di questi bambini, orfani speciali. E’ la terza volta che incontriamo la commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari, ma parlare di questo progetto è stato un po’ come dare completezza a tutte le attività che portiamo avanti come CIPM a 360 gradi contro la violenza” ha ricordato la Dott.ssa Susanna Murru, Presidente CIPM Sardegna e responsabile per la Sardegna del progetto RE.S.P.I.R.O., a Percorsi con i bambini.
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Il pugno nel cuore. La conoscenza e le competenze per contrastare la violenza di genere
Il pugno nel cuore. La conoscenza e le competenze per contrastare la violenza di genere
Il Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e Presidente CIPM, ha partecipato in qualità di relatore al seminario Prevenzione e contrasto della violenza di genere organizzato dal Consiglio regionale della Lombardia in collaborazione con PoliS-Lombardia. In occasione del seminario è stato presentato il volume "Il pugno nel cuore".
Il volume contiene un articolo scritto dal Dott. Paolo Giulini e dalla Dott.ssa Francesca Garbarino dal titolo "Il trattamento dell'uomo violento. Prassi e interventi di prevenzione".
PoliS-Lombardia scrive:
"Il fenomeno della violenza di genere sta assumendo forme sempre più rilevanti e il periodo di confinamento dovuto all'emergenza pandemica ha visto molti Paesi segnalare «un aumento preoccupante delle violenze domestiche e fondate sul genere, comprese la violenza fisica, la violenza psicologica, il controllo coercitivo e la violenza cibernetica».
La violenza contro le donne rappresenta un fenomeno complesso, radicato nella cultura e negli stereotipi di genere della popolazione, sia femminile che maschile. È un fenomeno che coinvolge tanti aspetti, dalle misure di protezione e sostegno per le vittime, alle campagne e agli interventi di sensibilizzazione e contrasto agli stereotipi, alla necessità di un approccio coordinato tra i soggetti e i servizi chiamati a intervenire nelle situazioni in cui questa violenza si manifesta o si è manifestata.
In tale contesto si inserisce la pubblicazione Il pugno nel cuore. La conoscenza e le competenze per contrastare la violenza di genere, che ha l'obiettivo di fornire un quadro dettagliato delle forme e della rilevanza della violenza di genere e di analizzare il fenomeno attraverso l’attività svolta da operatori qualificati chiamati a intervenire nelle situazioni di violenza sia nei confronti delle vittime sia nei confronti dei maltrattanti."
Il volume "Il pugno nel cuore" è interamente disponibile online, qui.
“Uomini autori di violenza: prevenzione e recupero” il progetto tra Comune di Piacenza e CIPM Emilia
“Uomini autori di violenza: prevenzione e recupero” il progetto tra Comune di Piacenza e CIPM Emilia
Il Comune di Piacenza e l'associazione CIPM Emilia hanno firmato recentemente una convenzione, della durata complessiva di 12 mesi, che prevede "lo svolgimento di un’attività trattamentale clinico-criminologica integrata, orientata alla prevenzione, rivolta a soggetti che hanno compiuto condotte violente a rischio recidiva o che sono coinvolti in situazioni di disagio e/o di conflittualità a rischio di comportamenti antisociali". Finalità principale del servizio è la prevenzione di atti violenti attraverso il trattamento dell'autore.
La presa in carico dei soggetti (massimo 20) prevedrà:
- attività di accoglienza e valutazione attraverso colloqui psico-criminologici e anamnestici
- attività di psicodiagnosi
- colloqui individuali e trattamento di gruppo
- attività di valutazione rispetto all’eventuale necessità di attivare un progetto di reinserimento sociale della persona
- incontri di équipe, supervisioni e monitoraggio periodico
"I soggetti potranno rivolgersi spontaneamente al servizio o essere inviati dai Servizi Sociali Territoriali, Centri Antiviolenza, Forze dell’Ordine, UEPE, USSM, Ausl, professionisti privati" ricorda il quotidiano Libertà nell'articolo dedicato alla convenzione.
Per leggere l'articolo di Libertà, il quotidiano di Piacenza, clicca qui.