Protocollo Zeus siglato tra CIPM e Questura di Firenze


Il 21 giugno 2022 il Protocollo Zeus è stato siglato anche tra la Questura di Firenze, nella persona del Questore Maurizio Auriemma, e il CIPM Toscana, nella figura della Dott.ssa Silvia Schiraldi e alla presenza del Presidente del CIPM Dott. Paolo Giulini.

“Il protocollo, già sottoscritto in altre città italiane (…), è promosso dal Ministero dell’Interno – Direzione Centrale Anticrimine e si pone come obiettivo prioritario la tutela delle vittime di particolari tipologie di reato, per lo più donne e minori, attraverso la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di “stalking”, “violenza domestica” e “cyberbullismo” in tutte le loro manifestazioni.” si legge all’interno del comunicato stampa della Questura di Firenze.

E prosegue: “Questo avviene attraverso mirate azioni a carattere preventivo: con una strategia di tutela delle vittime e una di sensibilizzazione e rieducazione degli autori o potenziali autori di illeciti, oltre che con l’utilizzo di strumenti, oramai fondamentali, come l’Ammonimento del Questore. L’Ammonimento è infatti uno strumento molto importante perché, prima che si arrivi ad instaurare un vero e proprio procedimento penale o a condotte che sono penalmente punibili, si interviene, con una sorta di “cartellino giallo” sul soggetto “maltrattante”, avvisandolo e facendogli capire – in modo che possa “fermarsi prima” – che quello che sta facendo è sbagliato e pericoloso.”

In particolare, “Il CIPM attua (…) strategie di intervento nei confronti di coloro, anche minori, che si rendono responsabili di questi comportamenti, offrendo percorsi e trattamenti integrati, grazie ad una equipe di lavoro multidisciplinare formata da diverse tipologie di professionisti tra i quali criminologi, avvocati, psicologi e mediatori. Sulla base del protocollo, la Questura di Firenze, al momento dell’esecuzione del provvedimento di ammonimento fornisce ai relativi destinatari, i riferimenti del centro specializzato in materia che offrirà gratuitamente i suoi servizi attraverso le proprie sedi di Firenze e Montemurlo. La successiva adesione al programma proposto per la prevenzione delle condotte a rischio sarà comunque rimessa alla volontarietà della persona ammonita.”