27esima ora: “Combattere la violenza sulle donne trattando i maschi violenti: la sfida del Progetto UOMO”


Il Progetto UOMO, di cui il CIPM è capofila, è attivo già da un anno a Milano e provincia ed è rivolto agli uomini autori di violenza di genere e violenza domestica.

«Con questo progetto cerchiamo di attuare l’articolo 16 della Convenzione di Istanbul, quello che chiede di istituire programmi rivolti agli autori di violenza domestica “per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, al fine di prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti”. (…) Si tratta di “trattare” per prevenire la violenza o evitare che si ripeta. Ma questo diventa concretamente possibile solo se i programmi sugli uomini violenti dialogano con tutto il sistema che lavora a sostegno delle vittime di violenza: i tribunali, i servizi sociali, i centri antiviolenza. L’aspetto innovativo del progetto è proprio questo, attivare la collaborazione tra servizi rivolti agli uomini e altri servizi, in particolare i centri antiviolenza».” ha spiegato a 27esima ora la Dott.ssa Francesca Garbarino, vicepresidente CIPM e Coordinatrice del Progetto UOMO.

Come funziona concretamente il Progetto UOMO? Il cuore è il Ceom (Centro Orientamento e Monitoraggio), un organismo composto da un pool di esperti criminologi, psicoterapeuti, educatori che, in sinergia con ATS Città Metropolitana di Milano, si occupa di accogliere le richieste di trattamento degli uomini violenti o a rischio di commettere atti violenti nell’ambito delle relazioni intime, di definire il percorso più idoneo e di monitorare periodicamente l’andamento di ogni caso. Il CeOM, sito in Via Correggio 1 a Milano, è punto di riferimento per le segnalazioni dei servizi territoriali, ma è anche aperto agli accessi spontanei da parte degli uomini che scelgano di farsi aiutare.

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