L’AMMONIMENTO DEL QUESTORE E IL PROTOCOLLO ZEUS – Prevenzione primaria delle situazioni di violenza domestica e stalking | 21.02.22


Il 21 febbraio 2022, presso il Centro Polifunzionale Studenti dell’Università degli Studi di Bari, si è tenuto il
convengo ”L’AMMONIMENTO DEL QUESTORE E IL PROTOCOLLO ZEUS- Prevenzione primaria delle situazioni
di violenza domestica e stalking”, organizzato dal CIPM PUGLIA aps nell’ambito del progetto ENABLE, in
collaborazione con la Questura di Bari e con il Patrocinio del Comune di Bari, dell’Ordine degli Avvocati di
Bari, dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia e dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione
Puglia. Il convegno ha visto la partecipazione in presenza di oltre 70 persone (capienza massima della sala, a causa
delle restrizioni per l’emergenza sanitaria), di cui 40 fra agenti e funzionari di Polizia; con la diretta
Facebook – realizzata sia sulla pagina del CIPM PUGLIA che su quella dell’Ordine Avvocati di Bari – si sono
poi registrate oltre 550 visualizzazioni.

Nella giornata – che si è avvalsa della moderazione del dott. Piero Rossi, Garante dei diritti dei detenuti per
la Regione Puglia – i contributi forniti dai relatori sono stati significativi ed hanno toccato diversi aspetti,
non solo scientifici, ma anche pratici.
Già con l’intervento del Questore, dott. Giuseppe Bisogno, il convegno è entrato nel vivo, avendo egli
sottolineato l’importanza dello strumento dell’ammonimento e la necessità non solo di mettere in sicurezza
la c.d. “vittima”, ma di lavorare con l’ammonito per una vera prevenzione ed, in questo, il Protocollo Zeus,
nato dal Progetto pilota del CIPM (Milano) e sottoscritto a Bari il 20 settembre 2021, ha consentito di
affrontare il problema in modo professionale e realizzando una sinergia che è cresciuta nel tempo; la
Presidente del CIPM PUGLIA ha sottolineato la grande opportunità offerta dal Progetto ENABLE, di
diffondere non solo la conoscenza dello strumento dell’ammonimento e la necessità del percorso di
accompagnamento dell’ammonito alla comprensione del disvalore del suo agito, ma anche il
potenziamento della rete fra i CIPM coinvolti, per il miglioramento delle prassi operative, attraverso il
confronto periodico e l’apporto di diverse professionalità. Il dott. Raffaele Tatoli (Responsabile dell’Ufficio
Vittime vulnerabili della Divisione Anticrimine della Questura di Bari) ha rappresentato tutte le dinamiche
che affrontano le forze dell’ordine (le indagini, la paura delle persone colpite, il disagio personale)
nell’intervenire nei casi di stalking e violenza domestica, cercando di utilizzare al meglio gli strumenti offerti
dalla legislazione, mutata nel tempo.

 

Centrale è stata la lectio magistralis del Presidente prof. Paolo Giulini, che, all’analisi degli strumenti
normativi, dei percorsi di intervento e delle strutture esistenti, ha portato l’esperienza concreta del CIPM,
maturata in quasi trent’anni di attività, e gli interventi trattamentali che hanno creato quelle che oggi sono
riconosciute come best practices, fra cui il Protocollo Zeus: la prospettiva di giustizia riparativa e di
prevenzione primaria e secondaria è la “luce guida” dell’operato del CIPM e di tutti i progetti realizzati.
Professionalità, passione e dedizione, sono messe in campo dal CIPM per fornire non solo interventi
concreti e mirati, ma un reale apporto nella promozione di una cultura diversa. Questo ha consentito di
avere l’attenzione a livello europeo (ed il progetto ENABLE ne è concreta dimostrazione) di quello che è uno
strumento unico e di cui si sta constatando l’importanza ed efficacia.

Ad arricchire il convegno sono intervenuti, inoltre: la Presidente del CROAS PUGLIA (DOTT.SSA Filomena
Matera) sul ruolo del Servizi Sociali nella protezione dei minori; il Presidente dell’Ordine Psicologi Puglia
(dott. Vincenzo Gesualdo) sull’azione dei Consultori nell’intercettazione delle dinamiche violente; il
Direttore dei Dipartimenti di Salute mentale e delle dipendenze (dott. Domenico Senisa) sull’influenza di
altre problematiche che influiscono sui comportamenti violenti; l’Assessora alla Città solidale ed inclusiva
del Comune di Bari (dott.ssa Francesca Bottalico) sull’importanza di costruire reti fra associazioni per
generare Culture non violente; la Funzionaria dell’Assessorato al Welfare della Regione Puglia (dott.ssa
Giulia Sannolla) sulle politiche regionali di attuazione dell’art. 16 della Convenzione di Istanbul.