Convegno “L’infanzia tradita” | l’intervento della Dott.ssa Emiletti

La Dott.ssa Laura Emiletti, psicoterapeuta e criminologa CIPM, è intervenuta durante il convegno organizzato in occasione della Giornata del Contrasto alla Pedofilia sul tema della prevenzione, della cura e del contrasto all’abuso sessuale infantile.

In particolare, ha presentato il lavoro portato avanti dal CIPM nell’ambito della presa in carico e del trattamento di autori di reati sessuali e violenti, introducendo, nella prima parte del suo intervento, il concetto di “campo del trattamento”, fondamentale nell’operatività del CIPM. Il campo del trattamento, spiega la Dott.ssa Emiletti, identifica “uno spazio fisico e simbolico che si struttura attorno al reato e attorno al reo (…) composto da tutti i tempi e i luoghi dell’intervento trattamentale (…); [include] tutti gli interventi (…) dal tempo della prevenzione primaria (…) fino al tempo dell’uscita dal carcere con prese in carico territoriali che abbiano una continuità anche nel lungo termine”, cioè anche oltre al tempo della pena e dell’esecuzione della pena.
Procede poi sottolineando quanto gli interventi con gli autori di reati sessuali mirino alla responsabilizzazione e alla prevenzione della recidiva, avendo come finalità principale la messa in sicurezza delle vittime e della società.

Rispetto all’interesse sessuale pedofilico, la Dott.ssa Emiletti evidenzia poi come sia fondamentale differenziare tra interesse e atto. “Non necessariamente un soggetto parafilico è un abusante, né un abusante è necessariamente un soggetto con preferenze parafiliche, esclusive o meno”: ci sono persone che limitano il desiderio di contatto sessuale con i minori alle fantasie, si sentono a disagio sulle proprie preferenze sessuali ma non temono di passare all’atto; e ci sono persone che realizzano che la sola dimensione fantasmatica non basta e temono per i loro impulsi e si sentono a rischio di agire. La commissione di un reato non è un automatismo. Ed è fondamentale che le persone abbiano la possibilità di accedere ad una presa in carico trattamentale specialistica prima dell’atto.

Se inizialmente c’erano programmi di prevenzione primaria prevalentemente rivolti ai minori che aiutavano i bambini a identificare e riconoscere quelle che potevano essere situazioni a rischio o contatti inadeguati e insegnavano loro strategie o comportamenti di protezione che in un certo senso un po’ responsabilizzavano i minori rispetto alla propria tutela e sicurezza, programmi che sono stati assolutamente un primo e fondamentale passo in quella direzione [che] hanno però permesso [anche] di cogliere che la complessità e la gravità dell’abuso sessuale a danno dei minori richiede anche nuovi paradigmi di intervento (…), riassumibili in questi due nuovi livelli di azione: (…) [1] incidere sulla fragilità e sulla motivazione dell’eventuale soggetto a rischio nel non passare all’atto; (…) [2] lavorare ed aiutare i circoli della fiducia e chi ci lavora a definire il concetto di contatti adeguati, a definire (…) dove si situa la zona limite fra un contatto adeguato e uno non adeguato e che cosa fare nel caso venga oltrepassata”. La Dott.ssa Emiletti ha poi proseguito specificando il concetto di “Circoli della fiducia” e presentando il lavoro di prevenzione primaria svolto dal CIPM nell’ambito dell’abuso sessuale su minori:

  • il progetto Internazionale F.C.
  • gli interventi trattamentali e i Circoli di Sostegno e Responsabilità, anche per persone a rischio di primo passaggio all’atto sessuale deviante e invasi dalle fantasie
  • la realizzazione di un sito sulla violenza sessuale e la prevenzione primaria, dedicato anche a persone che si sentono a rischio di passaggio all’atto e contenente informazioni rispetto ai servizi specialistici disponibili sul territorio

Il convegno è stato organizzato da Kiwanis Distretto Italia – San Marino e patrocinato anche da CIPM e Contras-Ti.